Autoprodotto, 2010 |
I romani Secret Towers nascono nel 2004 iniziando da subito a scrivere pezzi propri. Numerosi cambi di line up rendono gli anni successivi un po' travagliati, finchè nel 2007 l'arrivo di Claudio Sciascera porta la necessaria stabilità alla band e permette ad essa di incidere il primo album, "Insanity Fair".
La loro proposta musicale sta a metà tra heavy metal di stampo classico, power - progressive e qualche spruzzata di thrash metal, appena accennata. L'album è piuttosto breve, ma ben costruito: i pezzi riescono tutti a risultare in qualche modo interessanti, sufficientemente vari e coinvolgenti da mantenere alta l'attenzione. Un'ottima produzione, perizia tecnica indiscussa e cura per i dettagli, oltre che ad una certa ricercatezza compositiva, rendono questo debutto un piatto interessante, seppur non sia particolarmente originale. Si spera che esso potrà dare seguito ad una carriera promettente.
"Insanity Fair" è un'opener che si regge su linee vocali sincopate e ottimi contrappunti chitarristici, ricordando molto i Lost Horizon (impressionante è la somiglianza dei timbri vocali dei rispettivi cantanti!). L'attitudine melodica è però molto più vicina al classico heavy metal anni 80, piuttosto che al power anni 90. Mai troppo veloce e mai troppo spinta, la musica è capace di catturare con strutture varie, interessanti intermezzi d'atmosfera e un'attitudine teatrale perfettamente espressa dalle impegnative parti cantate. "Recall The Truth" è un altro brano piuttosto complesso, dalle ritmiche "alla Maiden" e punteggiato di stacchi che ricordano un po' il progressive rock anni 70. "Minds Of Death" invece è un brano più granitico e aggressivo, dove le influenze thrash metal si fanno più evidenti e l'ugola acuta e rabbiosa di Luca Bellincioni si fa sentire in tutta la sua potenza. Di tutt'altra natura è la seguente "Through The Consciousness", più lenta e alternata tra distorsioni e suoni puliti, la quale inizia con un cantato mellifluo e languido per poi evolversi ancora in una volta in una cavalcata metallica dove gli assoli di chitarra viaggiano appaiati e spiccano per la pulizia cristallina. La chiusura è affidata a The Legion, brano teso e rabbioso, dissonante e acido, ma non per questo poco melodico: come tutti gli altri, possiede quella carica catchy che risulta convincente fin dai primi ascolti.
In definitiva, una prova interessante, anche se così breve da essere assimilabile ad un EP: aspettiamo dunque di sentire altro materiale e di veder crescere quest'ottima band emergente.
Pagina Myspace della band
01 - Insanity Fair (7:22)
02 - Recall The Truth (6:58)
03 - Minds Of Death (4:21)
04 - Through The Consciousness (4:19)
05 - The Legion (6:20)