Pest Productions, 2010 |
"Il viandante sul mare di nebbia", di Caspar David Friedrich, è forse il più famoso dipinto del Romanticismo, sul quale si sono dette milioni di parole e versati fiumi d'inchiostro. Tuttavia, dopo che la misconosciuta label cinese Pest Productions ha deciso di pubblicare una compilation che raccogliesse musica adatta a sposarsi con i temi del dipinto, esso è diventato anche l'identificativo di questo doppio CD, dalla durata complessiva di quasi due ore e mezza. Ogni brano qui presente è stato composto appositamente da ognuna delle band per figurare su questo album, lasciando agli artisti la libertà di decidere come omaggiare il dipinto e le emozioni che esso evoca. Il risultato è eccellente.
All'interno del booklet si legge: "The meaning of this compilation is a tribute to the painting and the painter, but also to the wandering and pantheistic spirit and soul within each of us. To the feeling of being one with nature." In sostanza, un tributo all'uomo e alla natura nel loro complicato rapporto, che dovrebbe spingere l'uomo a perdersi dentro di essa, ma che spesso viene disatteso e travisato. Non è scelta comune quella di dedicare una compilation musicale ad un dipinto, ma devo dire che è stata sfruttata alla perfezione, con maestria assoluta. Ben venticinque band partecipano al tributo, e i generi musicali proposti sono molto vari: si va dal black metal al folk, alle commistioni tra i due, passando per la musica ambient e puramente atmosferica, per il post - rock e la musica neoclassica, con un comune denominatore: si tratta sempre di musica intimista, dai toni minori e decadenti, talvolta aggressivi ma più spesso dimessi e malinconici. La grande varietà proposta nella compilation ha il pregio di non apparire mai disorientante, poichè anche se le sonorità sono molto diverse, ogni brano non è stato scelto a caso ed è sempre concorde con lo spirito comune del disco. Via libera, dunque, alle intense ballate acustiche appaiate con brani massicci e dominati dal growl, così come a interludi che sanno quasi di danza popolare, nonchè a brani di soli violini che riescono a toccare corde profonde e a emozionare con naturalezza. Impossibile citare tutti i musicisti coinvolti senza fare torti a nessuno, vista la numerosità delle band: posso però dire che nella compilation appaiono band illustri come Kauan, Agalloch e Fen, più un'interminabile serie di gruppi underground e sconosciutissimi, spesso esordienti, ma tutti molto validi e capaci (devo fare un torto alle altre band segnalando due nomi in particolare, Gallowbraid e Oskoreien, autori di due pezzi semplicemente incredibili).
Devo dire che ho fatto delle bellissime scoperte ascoltando questa compilation, e mi sono gustato fino in fondo le dolci sensazioni che provoca una musica così vicina al concetto di comunione con la natura, sia che si tratti di descrivere un freddo inverno in cui i bambini piangono perchè non si ha nulla da dar loro per mangiare, sia che si tratti di foglie d'autunno che cadono e avvizziscono, sia che si tratti del risveglio primaverile e del cocente sole estivo che risveglia l'allegria e la voglia di vivere. In sostanza, una compilation riuscita nel suo scopo e ricca di musica di buona qualità: nonostante non sia un amante delle raccolte, che ritengo spesso dispersive e inutili, in questo caso mi sento di consigliarla vivamente. Il fatto che non vi obblighi perentoriamente ad acquistarla è solo una questione di educazione.
All'interno del booklet si legge: "The meaning of this compilation is a tribute to the painting and the painter, but also to the wandering and pantheistic spirit and soul within each of us. To the feeling of being one with nature." In sostanza, un tributo all'uomo e alla natura nel loro complicato rapporto, che dovrebbe spingere l'uomo a perdersi dentro di essa, ma che spesso viene disatteso e travisato. Non è scelta comune quella di dedicare una compilation musicale ad un dipinto, ma devo dire che è stata sfruttata alla perfezione, con maestria assoluta. Ben venticinque band partecipano al tributo, e i generi musicali proposti sono molto vari: si va dal black metal al folk, alle commistioni tra i due, passando per la musica ambient e puramente atmosferica, per il post - rock e la musica neoclassica, con un comune denominatore: si tratta sempre di musica intimista, dai toni minori e decadenti, talvolta aggressivi ma più spesso dimessi e malinconici. La grande varietà proposta nella compilation ha il pregio di non apparire mai disorientante, poichè anche se le sonorità sono molto diverse, ogni brano non è stato scelto a caso ed è sempre concorde con lo spirito comune del disco. Via libera, dunque, alle intense ballate acustiche appaiate con brani massicci e dominati dal growl, così come a interludi che sanno quasi di danza popolare, nonchè a brani di soli violini che riescono a toccare corde profonde e a emozionare con naturalezza. Impossibile citare tutti i musicisti coinvolti senza fare torti a nessuno, vista la numerosità delle band: posso però dire che nella compilation appaiono band illustri come Kauan, Agalloch e Fen, più un'interminabile serie di gruppi underground e sconosciutissimi, spesso esordienti, ma tutti molto validi e capaci (devo fare un torto alle altre band segnalando due nomi in particolare, Gallowbraid e Oskoreien, autori di due pezzi semplicemente incredibili).
Devo dire che ho fatto delle bellissime scoperte ascoltando questa compilation, e mi sono gustato fino in fondo le dolci sensazioni che provoca una musica così vicina al concetto di comunione con la natura, sia che si tratti di descrivere un freddo inverno in cui i bambini piangono perchè non si ha nulla da dar loro per mangiare, sia che si tratti di foglie d'autunno che cadono e avvizziscono, sia che si tratti del risveglio primaverile e del cocente sole estivo che risveglia l'allegria e la voglia di vivere. In sostanza, una compilation riuscita nel suo scopo e ricca di musica di buona qualità: nonostante non sia un amante delle raccolte, che ritengo spesso dispersive e inutili, in questo caso mi sento di consigliarla vivamente. Il fatto che non vi obblighi perentoriamente ad acquistarla è solo una questione di educazione.
Disco 1:
01. October Falls - Usva (3:02)
02. Nechochwen - Winterstrife (6:46)
03. Musk Ox - The Face of Patience (5:10)
04. Agalloch & Mathias Grassow - Nebelmeer (8:56)
05. Gallowbraid - Earthen Throne (9:20)
06. Oskoreien - Ode to Arinbjorn (4:19)
07. Thayer Cabin - The Painting Moves (3:14)
08. Dämmerfarben - Oktobersturm (6:39)
09. Kauan - Vmesto Slez (4:33)
10. Wandar - Waldgänger (9:15)
11. Schwarze Heimat - Verlorener Glanz (4:48)
12. Underjordiska - Ej Hit Kommen (6:44)
13. A Death Cinematic - In the Tumbeling Dawn Light, Their Eyes Fall Frozen Through The Mist and Rain (6:54)
Disco 2:
01. Fen - The Wind Whispers of Loss (8:22)
02. Äldresjäl - Through Fire the Serpent Uncoils (7:26)
03. Nachtreich - In Gedanken (6:17)
04. Vindensång - The Reaper and The Seed (7:28)
05. Nebelung - Graue Nacht (7:27)
06. Enmerkar - Of Mist and Memories (5:08)
07. Stroszek - Land des Schweigens und Dunkelheit (5:15)
08. Kehrä - Valo (6:23)
09. Quellenthal - Winterreise (3:00)
10. Spectral Lore - Pilgrimage (6:05)
11. Carved In Stone - Night (2:33)
12. Velnias - Sovereign Nocturnal (13:01)
02. Nechochwen - Winterstrife (6:46)
03. Musk Ox - The Face of Patience (5:10)
04. Agalloch & Mathias Grassow - Nebelmeer (8:56)
05. Gallowbraid - Earthen Throne (9:20)
06. Oskoreien - Ode to Arinbjorn (4:19)
07. Thayer Cabin - The Painting Moves (3:14)
08. Dämmerfarben - Oktobersturm (6:39)
09. Kauan - Vmesto Slez (4:33)
10. Wandar - Waldgänger (9:15)
11. Schwarze Heimat - Verlorener Glanz (4:48)
12. Underjordiska - Ej Hit Kommen (6:44)
13. A Death Cinematic - In the Tumbeling Dawn Light, Their Eyes Fall Frozen Through The Mist and Rain (6:54)
Disco 2:
01. Fen - The Wind Whispers of Loss (8:22)
02. Äldresjäl - Through Fire the Serpent Uncoils (7:26)
03. Nachtreich - In Gedanken (6:17)
04. Vindensång - The Reaper and The Seed (7:28)
05. Nebelung - Graue Nacht (7:27)
06. Enmerkar - Of Mist and Memories (5:08)
07. Stroszek - Land des Schweigens und Dunkelheit (5:15)
08. Kehrä - Valo (6:23)
09. Quellenthal - Winterreise (3:00)
10. Spectral Lore - Pilgrimage (6:05)
11. Carved In Stone - Night (2:33)
12. Velnias - Sovereign Nocturnal (13:01)