Autoprodotto, 2010 |
I trevisani Onatem sono un'altra piacevole sorpresa nell'ambito dell'ultra underground, che in Italia trova sempre posto, anche se noi italiani tendiamo spesso a dimenticarcelo, considerando il nostro paese poco prolifico o poco interessante per lo sviluppo del metal. Errore. Pur non proponendo nulla di nuovo, infatti, questo gruppo ci regala un EP che può migliorare la giornata a molti metallari, grazie al suo sound quadrato, potente e aggressivo, che si stampa in testa fin dal primo ascolto e colpisce soprattutto a livello di impatto.
Il quartetto nasce nel 2005 e si fa conoscere tramite diversi concerti live, fino alla pubblicazione del loro primo prodotto discografico "Mind Of A Suicide Birth", a cui fa seguito questo "Extreme Effusions Of Violence", che già dal titolo mostra molto bene ciò che vuole trasmetterci: una scarica di violenza ragionata ed efficace, espressa da brani tendenzialmente lenti, cadenzati e popolati da chitarre che ricordano molto lo stile dei vecchi, gloriosi Pantera. Chitarre che sfoderano un riffing interessante, non scontato nè eccessivamente monotono. La rabbiosa voce di Matteo Santi è un misto tra gli stili di Phil Anselmo (Pantera) e Jens Kidman (Meshuggah): una prova davvero notevole e convincente, che si merita tutti i complimenti del caso (non che gli altri musicisti siano da meno). Quella degli Onatem è una musica perfetta per fare headbanging, distruggendosi le vertebre del collo ma con il piacere di farlo: come resistere agli assalti sonori delle varie "Armageddon", "Another Me Killing God", "The Torch Of The Dark", che tuttavia lasciano spazio perfino a qualche sprazzo di melodia (il sorprendente assolo di "Desolation") ? Nelle nostre orecchie si riversa un fiume di metallo incandescente e distruttivo, quel buon vecchio thrash metal che sa regalare molte soddisfazioni quando è ben suonato. Insomma, un disco che non ti cambia la vita, ma che ti fa sentire felice di essere metallaro: non è poco, decisamente! Non mi resta quindi che promuovere gli Onatem, raccomandandomi che continuino a suonare musica in grado di far scuotere le nostre malconce teste, così da fare pace con un mondo spesso ingiusto. Da tenere d'occhio con fiducia.
01 - Intro (0:41)
02 - Armageddon (2:48)
03 - Everything Is Unknown (3:39)
04 - Another Me Killing God (3:20)
05 - Desolation (5:33)
06 - The Torch Of The Dark (3:39)
07 - The Art Of Deception (2:52)