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sabato 24 marzo 2012

Majestic Downfall / Ansia (Split Album)

Solitude Productions, 2007
Anche in questo caso, la Solitude Productions ha fatto un buon lavoro. Reclutando due band assolutamente sconosciute, una messicana (i Majestic Downfall) e l'altra italiana (gli Ansia), la ormai nota casa discografica russa ha assemblato questo dischetto che farà felici gli amanti delle sonorità doom, sia per quanto riguarda il filone funeral, sia per quanto riguarda il più classico doom - death che potremmo definire quasi "da classifica". Andiamo con ordine e analizziamo separatamente l'operato di queste due band.

Aprono il disco i Majestic Downfall, con tre tracce che propongono un doom - death dalle tinte quasi solari, non particolarmente dure nè oppressive, abbastanza malinconiche ma comunque orecchiabili e piacevoli. Si tratta di quel doom - death alla Mourning Beloveth, che magari non sarà memorabile nel corso di numerosi ascolti, ma che risulta sempre piacevole grazie alle sue melodie cesellate e morbide. Un buon esempio di ciò che l'unico componente di questa one man band è capace di fare può essere "In A Ocean Of Fears", che si regge su linee melodiche quasi solari, ben controbilanciate da una parte ritmica piuttosto rocciosa e da un growl che ricorda molto quello dei cugini irlandesi, vale a dire ringhioso e profondo. Sufficiente è l'utilizzo della tastiere, dalle timbriche a volte insolite e molto acute, e utilizzate con discrezione, per non rischiare di coprire tutto con un sound eccessivamente roboante o pomposo. Nessuna delle tre canzoni proposte dal gruppo è identificabile come un capolavoro di doom death, ma tutte e tre si mantengono su livelli molto buoni, per cui il gruppo è sicuramente promosso.

I nostrani Ansia invece viaggiano su terreni diversi, decisamente più vicini al funeral doom. Anche loro propongono tre brani, che poi si riducono a due se non consideriamo il psichedelico intermezzo atmosferico - ambient in seconda posizione. La parte del leone è svolta dai due brani principali, lunghi rispettivamente tredici e quindici minuti, che si trascinano con assoluta malinconia e disperazione per tutta la loro lunghezza. Le ritmiche rallentano notevolmente, la voce è filtrata, allucinata e sporchissima (in certi tratti ricorda i rauchi e visionari sussurri dei primi Mar De Grises), i testi sono scritti in italiano e spiccano per un'ottima vena poetica "maledetta". Le composizioni non si adagiano su temi banali, ma sperimentano e ricercano un'evoluzione, risultando un continuo crescere di sensazioni alienanti e intrise di male di vivere. Molta atmosfera che a tratti spadroneggia con inserti di puro ambient, sottili sentori paranoici che non se ne vanno mai, sapiente utilizzo di orchestrazioni e in particolare di un pianoforte che suona i suoi interventi con grande intensità, una buona attenzione ai dettagli e un buon songwriting sono ciò che ci offrono gli Ansia, formazione che sicuramente ha del grosso potenziale e sa come sfruttarlo.

In definitiva, questo split è un ottimo lavoro che potrà piacere a praticamente tutti gli appassionati di doom metal, essendo abbastanza variegato e bilanciato nelle sue componenti. Apprezzo gli split quando sono coerenti con sè stessi e permettono di scoprire nuove band interessanti, che mai si sarebbero andate a pescare: sicuramente in questo caso l'obiettivo è stato centrato. Per cui, se apprezzate il genere, in questo disco potrete tranquillamente trovare pane per i vostri denti.

Majestic Downfall
01 - A Bird's Departure (8:10)
02 - In An Ocean Of Fears (7:22)
03 - A Tear Of Understanding (7:38)

Ansia
04 - Part I (13:40)
05 - Part II (5:51)
06 - Part III (15:37)