Pagine utili del blog

venerdì 17 gennaio 2014

Between The Buried And Me - "The Parallax II: Future Sequence"

Metal Blade, 2012
Ci sono dischi che non si riescono a inquadrare nemmeno dopo decine di ascolti, e dischi sui quali si può scrivere una recensione non appena finito di ascoltarli per la prima volta: il nuovo lavoro degli statunitensi rientra di sicuro nella seconda categoria.

Ogni nuovo album di questi folli strumentisti americani è una gioia per le orecchie di chiunque abbia apprezzato i loro album precedenti, e un'immancabile delusione per chi non avesse apprezzato nemmeno quelli. Per usare una metafora, direi che i Between The Buried And Me hanno una sorta di accesso metafisico ad un calderone eterno nel quale fluisce continuamente musica, dalla notte dei tempi fino ad oggi, musica sempre diversa e in continua evoluzione: quando devono scrivere un nuovo disco, non fanno altro che immergersi in quel pentolone ribollente, estrarre settanta minuti di nuova musica e inciderlo su un supporto fisico. Perchè ogni loro disco è così, è un pastone ribollente di tecnica, virtuosismi, strutture imprevedibili e turbinose, momenti melodici di imbarazzante bellezza, il tutto condito da una tecnica da conservatorio: in una parola, eclettismo puro. Per quanto il loro sound sia piuttosto standardizzato, con poche componenti che lo distinguano da altre produzioni simili (del resto, esce per la Metal Blade, il budget per la cura dei suoni sarà di sicuro eccellente e tenderà alla perfezione formale, più che alla personalità dei suoni), la musica è talmente articolata e complessa da risultare una vera e propria orgia sonora, tutta d'un fiato, senza interruzioni nè pause di riflessione: in pratica, un tornado di musica. Si mescolano assieme thrash metal estremo, aggressività death metal da tirare capocciate contro il muro, parossismi di velocità, stoppatone e ritmi dispari, virtuosismi spettacolari tipici di quel progressive esasperato di scuola Dream Theater (i quali si fanno sentire massicciamente nelle influenze sulla voce pulita e su certi tipi di melodie, basta ascoltare i primissimi minuti del disco per rendersene conto) e qualche momento seducente, in uno spettacolare marasma che farebbe impazzire chiunque tentasse di contarne le note totali.

Va da sè che un disco del genere può piacere solo a chi ama immergersi in un'esperienza sensoriale totalizzante, in quanto un disco come "Parallax II" è paragonabile ad una potente ubriacatura sonora, che però come è giunta e ha reso la nostra vita esaltante per un paio d'ore, poi passa e lascia sovente un senso di vuoto. Non c'è molto su cui riflettere, in un album così: non ci sono retroscena da scoprire, non c'è particolare ricerca di tematiche profonde, non c'è un'atmosfera che catturi lentamente e che porti in un'altra dimensione, così come non c'è quella magia nascosta che sottende il capolavoro. Ci sono solo settantadue infuocati minuti di musica violenta, suonata divinamente, pazzamente complessa e mirabilmente articolata, una musica che lascia una scia di fuoco dietro di sè, ma senza bruciare la terra sottostante. Ciò non significa che ascoltare "Parallax II" sia un'esperienza che valga la pena di fare una volta sola: ad ogni ascolto, se ne avremo voglia, potremo ritrovare quella tempesta di potenza e sbalorditiva abilità, elementi che rendono i Between The Buried And Me così amati dal pubblico. Ma, come del resto valeva per tutti i loro precedenti album, dobbiamo essere consapevoli che anche la più bella ed epica sbronza, prima o poi, è destinata ad essere dimenticata, sbiadendo nei ricordi i quali inesorabilmente tenderanno a dirigersi verso qualcosa che ci ha lasciato dentro un che di memorabile.

Istruzioni per l'uso: da ascoltare a volume sostenuto, evitare le cuffie e preferire uno stereo, evitare di interromperlo a metà. Consigliabile, inoltre, aspettare che i vicini di casa siano fuori.

01 - Goodbye to Everything (1:39)
02 - Astral Body (5:01)
03 - Lay Your Ghosts to Rest (10:02)
04 - Autumn (1:17)
05 - Extremophile Elite (9:58)
06 - Parallax (1:15)
07 - The Black Box (2:10)
08 - Telos (9:45)
09 - Bloom (3:29)
10 - Melting City (10:19)
11 - Silent Flight Parliament (15:09)
12 - Goodbye to Everything Reprise (2:29)