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martedì 22 novembre 2011

Abstract Spirit - "Horror Vacui"

Solitude Productions, 2011
I miei sospetti erano fondati: agli Abstract Spirit non interessa altro che dedicare una maniacale attenzione all’impatto sonoro al fine di creare delle pesantissime atmosfere terrificanti degne del miglior film dell’orrore.

Horror Vacui, il loro nuovo terzo full-length, conferma questa tesi maturata in me dopo l’ascolto del predecessore Tragedy And Weeds: si tratta del sigillo definitivo al loro Horror Funeral Doom Metal - nomenclatura quanto mai azzeccata -, settanta minuti di musica dall’oltretomba che farà raggelare il sangue nelle vostre vene. Growl catacombale, batteria lenta e rimbombante, riff trascinati, melodie opprimenti - insomma tutto quello in cui gli Abstract Spirit sono sempre stati maestri indiscussi, fin dal loro primo album, anche se stavolta la maestria in quest’aspetto supera sé stessa. Persino l’artwork, interno ed esterno, è più spettrale che mai, per non parlare poi del fatto che i testi sono scritti e cantati direttamente in russo, il che costituisce la proverbiale ciliegina sulla torta - o meglio, date le circostanze, il bouquet di fiori bianchi sulla bara. Horror Vacui è questo, e non c’è altro.

Se Liquid Dimension Change e Tragedy And Weeds avevano dato segni di vaga originalità a sprazzi nel songwriting, e se il secondo aveva fatto centro grazie alla presenza di alcuni curiosi sintetizzatori che riproducevano diffusamente il suono di un infausto trombone decadente, Horror Vacui rappresenta un clamorosa regressione: ritmo sempre uguale dal primo all’ultimo secondo, riff sempre uguali, songwriting prevedibile sotto ogni aspetto, e i tromboni che si limitano ad accompagnare e a creare la spessa atmosfera sonora che avvolge l’ascoltatore per tutti i 71 minuti di durata del disco. Horror Vacui è atmosfera, atmosfera pura, spessa e pesante, è un incubo che nessuno vorrebbe mai fare, è tutto ciò che del nostro inconscio ci attanaglia e ci terrorizza. Non ho mai sentito nulla di così tenebroso e orrorifico, nemmeno da parte di band quali Esoteric, Tyranny ed Evoken: non voglio nemmeno lontanamente paragonare gli Abstract Spirit a questi colossi, ma sotto l’aspetto puramente sonoro, spaventoso e terrificante Horror Vacui li batte tutti, e in scioltezza, senza nemmeno faticare troppo. Perfino Liquid Dimension Change e Tragedy And Weeds sembrano impallidire al suo cospetto: gli Abstract Spirit hanno ottenuto ciò che volevano, e in questo campo non hanno più rivali.

Ma quindi questo Horror Vacui ha colpito nel segno oppure no? E’ un gran disco oppure è una pippa? Come il 99% del Funeral Doom moderno, dal punto di vista del songwriting si tratta di un disco poco più che insignificante; se siete grandi fan del Funeral Doom datato, difficilmente riuscirete ad appassionarvi ascoltando Horror Vacui. Eppure io, che sono un fan di band colossali come Esoteric e Skepticism, non riesco a smettere di ascoltarlo: non è dal punto di vista del songwriting che gli Abstract Spirit brillano di luce propria...dovete cambiare sistema di riferimento e mettervi in un’ottica d’atmosfera: ascoltatelo quando vi sentite già morti, quando tutto vi scivola addosso, quando avreste voglia di assistere impassibili allo sgretolarsi del mondo che vi circonda, quando non vi resta altro posto in cui stare che la piccola cella della vostra scatola cranica, così buia, umida e profonda...vedrete che in questi momenti il vostro animo sembrerà cantare all’unisono coi lamenti di Horror Vacui.

01 - За Пределами Сомкнутых Век (12:57)
02 - Post Mortem (11:19)
03 - Пульс (12:03)
04 - Vigilae Mortuorum (Interludium) (03:17)
05 - Без Меня... Мертвое Завтра... (10:24)
06 - Атрофия Мировоззрения (11:45)
07 - Horror Vacui (09:14)