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lunedì 25 giugno 2012

Kroda - "Поплач Мені, Річко... (Cry To Me, River…)"

Stellar Winter Records, 2004
Presentazione: Sperduti in qualche angolo dell'affascinante Ucraina, dediti ad un misto tra folk e black dedicato alle bellezze e alla storia della loro terra nativa: è così che nacquero i Kroda, progetto condiviso dalle due menti compositrici di Eisenslav e Viterzgir. Ma a differenza dei loro più blasonati colleghi Ensiferum ed Eluveitie, tanto per citare due nomi tra i più noti, i Kroda non sembravano avere l'ambizione di arrivare ad un pubblico vasto. Essi si concentrarono piuttosto sulla loro musica, cercando di catturare le leggende pagane del loro paese in relazione alla bellezza della natura incontaminata prima che tale cultura venisse spazzata via dal cristianesimo, piuttosto che le aspettative di chi preferisce ascoltare qualcosa di più semplice ed orecchiabile. Pensate che quando esordirono nel 2004 col presente Cry To Me, River..., album dal titolo molto suggestivo, esso venne limitato a mille copie ed uscì addirittura in formato tape! Il disco vide poi una lunga serie di ristampe, fino a quella del 2012 targata Purity Through Fire che gli permise di pervenire nelle mie mani.

Stile: Un'introduzione in cui una bagpipe soffia leggera e sembra riportarci indietro nel tempo, viaggio magico condito da due soffici nacchere e un gong soffuso. Ma è solo l'inizio: una volta giunti sin nell'epoca dell'Ucraina pagana ecco che esplodono le infuriate, rozze, raschianti chitarre black metal. Si fa così strada a suon di spada un interessante mix tra pesanti stilettate in pagan black metal e melodie folk, alcune soavi, altre più battagliere. Un mix reso interessante anche – e soprattutto – grazie al songwriting, un songwriting di matrice tutta pagan black che ha quindi il grande merito di dare alle chitarre e al riffing lo spazio che si meritano. Questa equilibrata alternanza tra folk e pagan black genera brani cattivi, furiosi, famelici, ma al tempo stesso melodici e struggenti – in ciò anche il tremolo picking ha il suo bel merito, tecnica che purtroppo la maggior parte delle altre band folk dimentica per strada.

Valutazione: Considerare questo disco come un disco folk/pagan black sarebbe già sufficiente di per sé per ritenerlo un gran bel disco, di quelli da venerare e custodire gelosamente. Ma a mio giudizio il più grande merito dei Kroda è il loro personale modo di fare folk: il vasto uso di bagpipe e simili non limita in alcun modo il brillante svilupparsi del riffing, delle ritmiche, delle strutture, della musica insomma – contrariamente a quanto invece avviene con la maggior parte delle altre band folk, le quali sembrano curarsi unicamente di risultare orecchiabili grazie a qualche buona melodia. Io amo il folk, perché trovo che le sonorità degli strumenti nordici siano qualcosa di unico e sublime. Purtroppo però trovare una band folk che produca della musica completa e ben sviluppata sotto ogni aspetto si è rivelato proibitivo: per rintracciare qualcosa di ottimo che non fossero i Moonsorrow ho dovuto vagare in lungo e in largo, passando in rassegna una gran mole di band, fino a giungere con grande soddisfazione proprio ai Kroda. Finalmente! Alla luce di tutto ciò potete immaginare la mia soddisfazione il giorno che li scopersi. Brani come Endless Path Of Legends, Where The Peace And Calm Were Immortalized, Native Land, e soprattutto la stessa Cry To Me, River..., semplicemente fantastici, dotati di grande tatto, melodia e anche tanta adrenalina. Guarda te se c'era bisogno di andare a pescare un album uscito addirittura in formato tape per trovare un grande disco folk! Eppure ne è proprio valsa la pena. Un disco come Cry To Me, River... che riesce a fondere la squisitezza del folk con la rabbia e il songwriting del black merita di essere tenuto in ampia considerazione, alla stregua degli album migliori nel suo genere.

Conclusione: Il grande folk con un grande songwriting: questa è la vera grande nota di merito dei Kroda, e forse al tempo stesso anche il motivo del mancato riconoscimento della loro classe, relegandoli a vivere all’ombra di band più blasonate. Ma la qualità della musica prodotta non è ben correlata con la notorietà della band che la propone: i Kroda sono un ottimo esempio di band eccellente e sconosciuta. E pensate che Cry To Me, River... non è altro che il loro disco d'esordio...credetemi, la loro discografia è ancora lunga e ricca di soddisfazioni. Cominciate a dare una possibilità a quest'album, e vedrete che tutto il resto verrà da sé.

Curiosità:
* Originariamente uscito in formato tape, limitato a 1000 copie.
* Il disco si chiude con una superba cover di Apocalypse degli Hypocrisy, brano di apertura del loro album The Fourth Dimension (1994). Nonostante il brano originale sia cantato, la cover dei Kroda è strumentale.

01 – Крода (Kroda) (01:38)
02 - Приданий Бесконечный Путь (Endless Path Of Legends) (07:27)
03 - Где Увековечен был Мир и Покой (Where The Peace And Calm Were Immortalized) (07:33)
04 - Иней Крови (Hoarfrost Of Blood) (05:01)
05 - Рідний Край (Native Land) (08:45)
06 - Грому Палиці Коряві (Gnarled Cudgels Of Thunder) (05:45)
07 - Поплач Мені, Річко... (Зрада Князя Володимира) (Cry To Me, River... (Betrayal Of Knjaz Volodymir)) (05:52)
08 - Apocalypse (Hypocrisy cover) (05:59)