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giovedì 6 ottobre 2011

Slaughter Denial - "Eyes Of Madness"

Crash And Burn Records, 2010
Slaughter Denial are one of the new stars of death/thrash scene from Italy. Their style is an explosive mixture of thrash metal riffs markedly with the brutality of death metal mixed with groove and melody enough to make it all work as original.

E’ questo ciò che gli Slaughter Denial scrivono per presentare sé stessi al pubblico. La prima cosa che viene in mente leggendo queste parole è che si tratti della solita band carina ma standard che cerca di farsi una pubblicità altisonante autoproclamandosi originale ed esplosiva. In realtà è però sufficiente ascoltare anche solo il brano introduttivo Nightmare per rendersi conto che quantomeno non si può condannare la band per pubblicità ingannevole: un’intro ed un’outro molto Meshuggah racchiudono il corpo centrale del pezzo, caratterizzato da un sound e una voce propri del Death Metal moderno, e da ritmiche invece notevolmente più esili che sembrano pescare da band come ad esempio Pantera e Hypocrisy. Nemmeno l’assolo di chitarra passa inosservato: non un semplice sfogo shred alla Brutal Death Metal, bensì un assolo dalla melodia precisa. E questa era Nightmare. Proseguendo l’ascolto la filosofia musicale di questi cinque ragazzi di Roma sembra trovare conferma: sonorità Death-oriented molto moderne, un basso triturante davvero spaziale - si sentano ad esempio alcuni passaggi in Maniacal Organized Tragedy e in Smegma Violenta - regolato su un sound molto metallico, ma ritmiche e riffing più moderati che pur non inventandosi nulla di particolarmente tecnico o complesso riescono ugualmente a trovare una buona varietà - l’accelerazione verso la metà di Smegma Violenta, ad esempio, merita una standing ovation - evitando di mandare in standby il cervello dell’ascoltatore dopo pochi minuti. Il tratto distintivo dello stile della band sembra dunque essere questo loro tentativo di montare un apparato Death moderno su una base ritmica Groove, spesso e volentieri di velocità moderata, snella e scorrevole, invece che scadere nella solita soluzione ormai trita e ritrita “blastbeats casuali a destra e a manca”. Sembra incredibile, ma non c’è altro: questi sono gli Slaughter Denial, perlomeno per come si presentano in questo EP d’esordio Eyes Of Madness. E che dire? Scadenti? Banali? Qualunquisti? Niente affatto: la loro proposta musicale, arricchita dalla loro capacità di variare a sufficienza il riffing, suona realmente originale quanto basta per catturare l’interesse di chi ascolta, o perlomeno del sottoscritto. Poi non aspettatevi di ascoltare un capolavoro mozzafiato di genialità e originalità...ma in fondo è necessario che un disco, per poter essere definito quantomeno valido, debba proporre necessariamente qualcosa di completamente nuovo e rivoluzionario? Se oggigiorno la risposta di una certa fetta di pubblico sembra essere affermativa io sono invece dell’idea contraria, e se anche tu eventuale lettore sei del mio stesso avviso non vedo perché dovresti privarti dall’ascoltare almeno una volta questo Eyes Of Madness, che male certo non fa.


01 - Nightmare (04:19)
02 - Smile (04:17)
03 - Amusement Fork (03:26)
04 - Maniacal Organized Tragedy (03:46)
05 - Smegma Violenta (03:26)
06 - Never! (01:51)