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mercoledì 12 giugno 2013

Abstract Spirit - "Theomorphic Defectiveness"

Solitude Productions, 2013
Continua la carriera dei russi Abstract Spirit, uno dei gruppi più catacombali ed asfissianti che siano mai stati partoriti da mente umana, se non probabilmente il più estremo in questa categoria. "Theomorphic Defectiveness" è il loro quarto album in studio, ed è l'album della conferma, la dimostrazione di tutti quelli che sono i pregi e i difetti della band: dopo averlo ascoltato, infatti, sono sicuro di poter dire che la band ha raggiunto un proprio plateau artistico dal quale ormai difficilmente potrà staccarsi in modo significativo. Chi li apprezza così come sono, ne rimarrà soddisfatto come in passato, ma chi sperava in una qualche evoluzione della band così da poterla approfondire meglio in futuro, rimarrà un po' deluso.

Questo nuovo album del terzetto russo è un altro opprimente e macabro viaggio nelle profondità viscerali dell'inferno, un viaggio espresso da un funeral doom dalle forti tinte horror e dalle soluzioni stilistiche estremizzate. Tutto è rimasto più o meno come sempre, proseguendo la linea comune che ha caratterizzato i tre album precedenti: voce growl profonda e rauca che proviene direttamente da una fossa di dannati, batteria quadrata e possente, orchestrazioni decadenti e malate ad opera di pianoforte, archi e tromboni, accordi di chitarra giganteschi e pesantissimi che schiacciano l'anima e i sensi sotto un peso di tonnellate ... insomma, tutto ciò che si chiederebbe ad un disco che vuole trasporre in musica l'orrore e il marciume più puro, quella feralità estrema che mette i brividi. Il difetto più grosso degli Abstract Spirit, però, è rimasto tale e quale: l'incapacità di costruire brani realmente interessanti, brani che abbiano alle spalle un songwriting ispirato e uno sviluppo interno che si possa perlomeno definire minimo. Per quanto la compattezza e la produzione sonora siano assolutamente eccellenti, anzi addirittura superiori a quelli della maggior parte delle band funeral doom in circolazione, è nella pura sostanza che gli Abstract Spirit sono sempre stati, e sono tuttora, debolucci. Dietro la confezione di grande impatto, infatti, la musica assume un carattere piuttosto prevedibile e scontato, si mostra estremamente statica e poco coinvolgente sulla lunga distanza, e questo è un difetto non da poco considerato che tutti i dischi degli Abstract Spirit superano abbondantemente l'ora di durata. "Theomorphic Defectiveness" cerca in qualche modo di introdurre innovazioni nello stile della band, come una dinamicità leggermente più accentuata nello sviluppo interno di alcuni brani, o una varietà leggermente maggiore nel riffing, o un minimo alleggerimento delle atmosfere, o l'inserimento di saltuarie linee vocali corali (unico elemento veramente inedito), che riescono a creare un'atmosfera a tratti intrigante; tuttavia, nonostante questi piccoli e apprezzabili impreziosimenti, trovare differenze sostanziali rispetto a un "Tragedy And Weeds" o a un "Horror Vacui" è difficile, se consideriamo il contesto generale: mancano sempre le idee vere, quelle geniali intuizioni che fanno la differenza, quelle progressioni mozzafiato che gruppi come Esoteric e Ahab masticano con scioltezza. Manca una direzione alla musica, sostanzialmente.

Sulla base di questo, sostengo quindi che "Theomorphic Defectiveness" sia un disco che mostra tutti i limiti artistici della band, limiti che molto difficilmente potranno essere valicati in futuro. Se al quarto disco una band suona ancora quasi uguale a ciò che suonava non solo nel primo, ma anche nel secondo e nel terzo, può significare due cose: o la band ha deciso di fare della coerenza il suo manifesto ideologico, oppure la band è effettivamente incapace di andare oltre. Per quanto io rispetti gli Abstract Spirit, in quanto la potenza delle loro atmosfere e della loro maniacale dedizione all'oscurità è indubbiamente notevole, devo però includerli nella seconda categoria. La loro musica è buona, di sicuro impatto ed effetto, e questo emerge anche dalla loro odierna fatica discografica; ma per quanto si possano sforzare, tale musica non raggiungerà mai i livelli di eccellenza e di longevità di cui gode la musica di altre band, come per esempio gli Skepticism. La cover di "March October" posta in chiusura è infatti una perfetta dimostrazione di come dovrebbero suonare gli Abstract Spirit, facendo leva sulla loro attitudine e sui devastanti mezzi tecnici messi a loro disposizione, per essere definiti davvero ispirati. Confrontate lo storico brano degli Skepticism con tutti gli altri brani di "Theomorphic Defectiveness": la differenza vi apparirà lampante, e non stupitevi se considererete questa cover come l'episodio migliore di tutto l'album.

A mio parere, gli Abstract Spirit stanno rapidamente raggiungendo il limite oltre il quale ad una band non viene più perdonata la carenza di idee nuove: adesso sta a loro dimostrare che sono capaci di osare anche oltre, in caso contrario si perderanno progressivamente nel nulla, rimanendo uno tra i tanti gruppi funeral doom che negli ultimi anni hanno affollato la scena musicale. "Theomorphic Defectiveness", comunque, non è affatto un disco da buttare: semplicemente, non aggiunge pressoché nulla di nuovo a quanto è già stato detto dalla band, la quale a sua volta non aggiungeva pressoché nulla di nuovo a quanto era già stato detto da altri. Rimane quindi un prodotto per soli doomsters sfegatati, di quelli che apprezzano qualsiasi cosa che viaggi su ritmi da carenza d'ossigeno e che suoni accordi il più ribassati e funerei possibile. Perchè in questo, bisogna dirlo, gli Abstract Spirit non hanno davvero rivali: la loro terrificante musica saprà certamente ghermirvi e trascinarvi in un antro talmente buio che nessuna luce potrebbe mai raggiungerlo, nemmeno dopo milioni di anni di viaggio nelle profondità buie del cosmo ...

01 - Theomorphic Defectiveness (12:45)
02 - For The Hosts Of Colored Dreams (12:30)
03 - Leaden Dysthymia (5:52)
04 - Prism Of Muteness (10:29)
05 - Under Narcoleptic Delusions (11:17)
06 - March October (Skepticism cover) (11:42)