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domenica 16 giugno 2013

Blood Of The Black Owl - "A Banishing Ritual"

Bindrune Recordings, 2010
Siamo in Nord America, in territorio pellerossa. Una fitta nebbia di fumo e trucioli ardenti sale dal falò che illumina la notte, scoppiettando come un calderone demoniaco. Un'anima nera si è impossessata di un uomo, è giunta l'ora di iniziare il rituale per bandirlo dal suo corpo, per purificarlo dal Male. Lentamente il fumo invade l'aria, le forme da esso create turbinano intersecandosi l'una nell'altra, i demoni si nascondono tra esse sbeffeggiando gli esseri umani. Un ossessivo pizzicare di corde che piano piano cresce d'intensità, un mormorio di fondo che rappresenta l'inespressa voce del demonio; per minuti e minuti ha inizio la fase preparatoria, l'Intento, che trova il suo compimento con l'entrata della batteria e delle percussioni, quasi foriere di un'allucinata danza shuffle. Maracas e piatti scandiscono il ritmo, ancora nessun vero strumento è giunto a produrre una singola melodia, ma ecco che compare un flauto tribale, seguito da un primo canto sciamanico recitato a bassa voce, come un lamento. L'Intento è completato, è giunto il momento dell'Asserzione di Volontà.

Un pastoso riff di chitarra distorta di stampo Black si accompagna ad un lento ritmo Doom, sconfinando nell'opprimente lentezza del Funeral Doom, fino ad un fluttuante stacco atmosferico dove predominano suoni prolungati di corni, mentre in fondo al calderone una voce gracchia incantesimi ormai dimenticati e conosciuti solo ai vecchi saggi. Una melodia di chitarra dal sapore quasi sereno ci fa percorrere un temporaneo sentiero di beatitudine, affiancandosi alla rugosità della chitarra ritmica che in questo caso non graffia più; la Volontà di liberare l'uomo posseduto si mostra nella sua positività, e inizia ora la parte più difficile: la lotta tra bene e male, per convincere lo spirito maligno ad albergare nel corpo di un cinghiale, per poi gettarsi a precipizio in acqua. Il Canto dello Spirito Catturato mostra la sofferenza che lega l'esorcista al demonio, uno teso a cacciare l'altro in una danza strumentale che mantiene sempre lo stesso ritmo e gioca su una melodia stridula e fischiante, quasi insopportabile nella sua ossessività. Un sottofondo di suoni strappati, laceri, di cori profusi dagli uomini seduti in cerchio attorno al fuoco nel tentativo di aiutare l'esorcista a compiere il suo difficile lavoro; e infine armonie dissonanti e malvage, che guardano direttamente in faccia il mostro, che si è nascosto nelle profondità dell'animo del posseduto. Con l'Espulsione Finale la scena si acquieta: il posseduto ha smesso di contorcersi, è caduto in uno stato di trance mistica, ha gli occhi completamente sbarrati. La sua anima è persa in un limbo, espresso alla perfezione da accordi di chitarra acustica radi e opachi, isolati in un mondo che non appartiene nè a quello dei vivi nè a quello dei morti. Per lunghissimi minuti si prosegue così, immobili nel tempo e nello spazio, tra voci eteree e quasi ragionevoli che duellano con i deboli ruggiti sotterranei del demone, il quale tenta di seppellirsi sempre più a fondo nella mente del dannato. Ma ecco che con un improvviso sforzo di volontà, l'esorcista spalanca le porte degli abissi e scova il mostro, rannicchiato e pronto a colpire: la lotta è feroce, all'ultimo sangue. Una pesantissima chitarra ritorna a dettare il tempo, una melodia spaventosamente ferale squarcia l'etere, un'arpa elettronica compone un substrato di terrore, e la batteria scandisce questo duello finale con incredibile partecipazione, crescendo sempre più in volume ed intensità. Il sordo ruggito del demonio si fa sempre più forte, le grida si fanno sempre più lamentose, un assolo di chitarra quasi malinconico si inserisce di soppiatto nella trama strumentale per aumentare la tensione; mentre le percussioni raggiungono lentamente il parossismo, la voce del posseduto si libra sempre più forte, sovrastando gli strumenti e le grida infernali, rimanendo infine a duellare solo con queste ultime. Un ultimo grido, questa volta solitario, si spegne nel nero della notte; il demone è cacciato, il rituale è compiuto.

Un disco da avere.

01 - Intent (Movement I) (13:12)
02 - The Statement Of Will (Movement II) (3:52)
03 - Chant Of The Captured Spirit (Movement III) (11:10)
04 - The Final Banishing (Movement IV) (13:10)