Pagine utili del blog

lunedì 2 gennaio 2012

Nyktalgia - "Peisithanatos"

No Colours Records, 2008
Dopo l'ottimo e omonimo debutto, ritornano i tedeschi Nyktalgia con il secondo album, sempre all'insegna di un depressive black metal feroce e disperato, che concede ben poche speranze e fa piazza pulita di qualsiasi sentimento positivo. Paradossalmente, però, dai Nyktalgia non c'è da aspettarsi una musica particolarmente cupa od ombrosa; la loro negatività esistenziale si esprime piuttosto attraverso melodie cesellate e ben riconoscibili, a tratti perfino orecchiabili. Esse però si contrappongono a ritmiche incalzanti e soprattutto a linee vocali di rara espressività, che esternano un dolore incoercibile tramite uno screaming lancinante, spostato nel registro sopracuto e simile alle grida che si possono sentire durante una tortura. Non è difficile accorgersi di questo contrasto, già ascoltando la prima traccia "Nyktalgia": il tremolo picking è costante, la doppia cassa pure, la voce squarcia l'aria con la sua abiura disperata che non conosce pace, eppure la chitarra solista si prodiga in riff che fanno sanguinare, tanto sono intensi e taglienti (specialmente quando la chitarra raddoppia e segue contemporaneamente due linee melodiche diverse). Proprio queste melodie inaspettate e, per certi versi, quasi agallochiane sono ciò che rende i Nyktalgia immediatamente riconoscibili e sicuramente personali nel loro stile misantropico e maledetto. Le ritmiche poi sono anche capaci di rallentare, la musica sa diventare meno aspra e più avvolgente, regalandoci momenti di relativa quiete che tuttavia non può essere definita rilassante. Ogni momento di questo "Peisithanatos", infatti, lento o veloce che sia, è intriso di pensieri mortiferi e di male di vivere, non di quello facilone e pacchiano che si ostenta per vendere più copie, ma di quello vero, che non viene spiattellato ai quattro venti ma preferisce rimanere celato dietro melodie apparentemente affabili, ma in realtà velenose e tragiche. 

Quando dopo undici minuti abbondanti finisce il primo brano, possono accadere due cose: o si rimane indifferenti e si spegne il disco, o si resta catturati irrimediabilmente dalla bravura del trio tedesco, che personalmente reputo uno dei più dotati gruppi depressive black in circolazione. La divisione è necessaria, poichè un'anima positiva e serena non potrà essere catturata da una musica così nera e cupa. Ci vuole un certo grado di inquietudine per poterla comprendere al meglio. Per chi continua l'ascolto, presto viene il bello: "Nekrolog" è un brano pesantemente dissonante e malvagio, che strizza l'occhio al black metal più tradizionalista (in particolare ai Mayhem). La tensione emotiva raggiunge qui livelli devastanti, regalandoci sette minuti e mezzo di malignità pura, di quella che non può che lasciare cicatrici nel nostro animo. Torniamo invece su lidi prettamente depressive con la veloce "Peisithanatos", brano parossistico e gelido, che passa dal blast beat ad intermezzi contrappuntistici da brivido, sotto i quali lo screaming continua a lamentarsi imperterrito, ricalcando molto bene il concetto di "nictalgia": forti dolori notturni che affliggono i malati cronici di sifilide e gli eroinomani. Dolori che non passano con niente, che non danno tregua: proprio come la musica dei Nyktalgia, che non conosce mai un momento nel quale si possa pienamente respirare, poiché la tensione rimane sempre altissima. Raggiungiamo infine l'ultimo brano, "Pavor Nocturnus", che non fa che ricalcare tutto quanto già espresso in precedenza: altri dieci minuti di sofferenza, tra chitarre malvage e ritmi inquietanti, e nel quale il basso dà il suo importante contributo per rendere il brano ancora più straniante di ciò che è.

Quattro brani neri come la pece, un disco breve ma molto intenso. Personale, ben costruito, ben suonato e ispirato da sentimenti indubbiamente reali: "Peisithanatos" è una perla Depressive Black che non può mancare nello scaffale di qualsiasi appassionato del genere. Solo, fate attenzione se avete tendenze suicide, poiché l'ascolto può accentuare questa vostra spiacevole inclinazione. Promossi a pieni voti, aspettiamo un'ulteriore conferma con il loro terzo album, quando arriverà.

01 - Nyktalgia (11:36)
02 - Nekrolog (7:26)
03 - Peisithanatos (12:14)
04 - Pavor Nocturnus (10:21)