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mercoledì 25 aprile 2012

Catamenia - "Halls Of Frozen North"

Massacre Records, 1998
Appena un anno dopo che i Children Of Bodom rivoluzionarono il modo di intendere il Metal estremo melodico ecco comparire un'altra band finlandese, i Catamenia, provenienti da Oulu. Quando parlo di Metal estremo melodico non sono in preda ad un attacco isterico contraddittorio, ma semplicemente mi riferisco alla versione “Gothenburg”, per così dire, di quei generi quali Death e Black. I Children Of Bodom vengono annoverati tra le fila del Melodic Death, anche se a me sembrerebbe più giusto parlare di Extreme Power; sta di fatto che i Catamenia si collocano invece in pieno Melodic Black.

In questo Halls Of Frozen North, tale il titolo del loro album d’esordio, gli allora neofiti Catamenia furono in grado fin da subito di trovare il bandolo della matassa: i loro brevi brani sono carichi di melodie molto catchy ma al tempo stesso accattivanti, e nonostante le sonorità tipiche del cosiddetto Gothenburg Metal - passatemi il termine, anche se esso viene solitamente usato in un contesto un po’ diverso - vengano usate diffusamente all’interno del disco, con tanto di rigogliose tastiere che inondano piacevolmente ogni brano, Halls Of Frozen North ha il grande pregio che i ritmi e le sonorità propri del Black Metal lasciano sempre almeno qualche piccola traccia di sé. Cosa, questa, che non è affatto scontata, dato che quando si parla di Gothenburg, sia esso di stampo Black o Death, le band finiscono sovente per diventare così ruffianamente melodiche e sempliciotte che di Black e Death non rimane più nulla, e il più delle volte ci si ritrova d’innanzi ad una musica apatica che finisce per non sapere più di nulla. Ma per fortuna, come detto, niente di tutto ciò affligge i Catamenia: tra le linee melodiche che disegnano le loro canzoni spuntano ora il tremolo picking, ora uno scream per nulla ingentilito dalle circostanze, ora delle ritmiche molto sostenute che se non sono blastbeat poco ci manca. E nonostante la band cerchi di far viaggiare il pensiero dell’ascoltatore di pari passo col gelido vento che soffia nelle ghiacciate sale del nord, sensazione acuita dalle sonorità delle tastiere che costituiscono forse il vero strumento portante dell’album, la sua musica appare calda e viva, del tutto priva di quella deludente freddezza di altre band affini come ad esempio gli ultimi Lord Belial.

Per quanto ho avuto modo di constatare, il Melodic Black è un genere molto meno diffuso del Melodic Death, il quale invece si diffonde come un’erba infestante, e se quest’ultimo ebbe le sue origini già nei primi anni ’90 non so se lo stesso possa dirsi per il primo. Non sono un’enciclopedia del genere, ma a pelle non mi viene in mente nessun gruppo che avesse cominciato a suonare Melodic Black prima dei Catamenia, perlomeno non in modo così fortemente Gothenburg. In ogni caso, primo o no, Halls Of Frozen North è davvero un bel disco che difficilmente annoia, a dispetto della sua immediatezza. Merita di essere ascoltato con vivo interesse, quantomeno da tutti gli appassionati del Gothenburg e dintorni.

01 - Dreams Of Winterland (03:30)
02 - Into Infernal (03:37)
03 - Freezing Winds Of North (03:36)
04 - Enchanting Woods (03:38)
05 - Halls Of Frozen North (03:06)
06 - Forest Enthroned (03:49)
07 - Awake In Dark (02:51)
08 - Song Of The Nightbird (03:40)
09 - Icy Tears Of Eternity (03:04)
10 - Burning Aura (03:36)
11 - Child Of Sunset (02:36)
12 - Land Of The Autumn Winds (03:50)
13 - Pimeä Yö (04:19)
14 - Outro (01:21)