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mercoledì 27 aprile 2011

Ansur - "Axiom"

Candlelight/Nocturnal Art 2006
Scoprii questa band per puro caso. Un giorno in cui per caso ero in anticipo entrai in un negozio di CD che per caso si trovava sulla mia strada. Ispezionando il settore sotto la lettera “A” mi vennero in mano per caso questi Ansur. Nonostante il mio ampio background Metal non li avevo mai nemmeno sentiti nominare, ma il logo, l’artwork e la tracklist mi colpirono fin da subito - solo sei canzoni per un totale di 44 minuti? Ciò significa una media di più di sette minuti a canzone...interessante! Dato che il CD era usato - poco, direi - e costava solo 5.90 decisi di comprarlo, così, del tutto a scatola chiusa. Non compro mai CD a scatola chiusa, ma data l’esiguità dell’investimento decisi di prenderlo. Sentivo che poteva essere carino.

Posso ora affermare di non essere mai stato così soddisfatto di un mio investimento imprevisto. Il disco inizia e ascoltando Earth Erasure sembra che non ci sia nulla di così interessante: poco più di tre minuti costruiti su un paio di riff di quello che può essere considerato un Black Metal moderno simile a In Sorte Diaboli dei Dimmu Borgir. Non male, ma nemmeno esaltante. Post-Apocalyptic Wastelands invece, pur non facendo gridare al miracolo, lascia intendere che di semplice Black Metal moderno non si tratta: è un brano dall’attitudine ritmica Prog, e colpisce molto il suo assolo di chitarra melodico e arioso. Se questa traccia mette in luce un tentativo di catarsi, è solo la successiva Interloper che lo concretizza rompendo definitivamente gli indugi: da qui alla fine solo grande musica, un Progressive Black moderno e oscuro dalle numerosissime uscite melodiche che tuttavia non evita di andare a pescare tra i classici come Dimmu Borgir ed Emperor. Il cantato e i riff di chitarra sono decisamente Blackened, ma per contro il ritmo e le composizioni sono marcatamente Prog, ricche di cambi di tempo e scenario; per di più la melodia degli assoli e l’uso sproporzionato della chitarra acustica rimandano inevitabilmente al Rock progressivo anni ’70. Insomma, un bel mischione di elementi contrastanti...tuttavia unificati alla perfezione: la chitarra acustica non è solitaria, ma accompagna quasi sempre l’aggressiva chitarra ritmica creando un dualismo speciale, e gli assoli, molto melodici, si sfumano alla perfezione nei toni più Black - e viceversa. L’estrema fluidità delle composizioni è il collante definitivo che rende perfettamente naturale un album che ha l’ardire di proporre un accostamento insolito, accostamento che a parole non sembra più probabile di quello tra arancione e rosa. L’immagine dei norvegesi (!) Ansur che emerge da questo Axiom è quella di quattro eccellenti compositori apparentemente già molto esperti, capaci di accostare tratti musicali molto diversi tra loro con straordinarie fluidità e coerenza; quattro ragazzi che pur avendo le doti tecniche necessarie non cercano mai di strafare, lasciando lontani i virtuosismi nudi e crudi al fine di valorizzare il brano per intero.
Dopo aver ascoltato l’intero disco si coglie retrospettivamente anche l’importanza delle prime due tracce: un’apertura diretta che colpisce in pieno col suo riffone mastodontico, seguita da un brano di transizione che spiana la strada ai successivi quattro capolavori. Così anche l’inizio del disco assume valore: si tratta di una sorta di iniziazione per preparare l’adepto ai grandi segreti che gli verranno svelati in seguito, una sorta di piccola anticamera e di scala discendente nascosta che conducono alla vera stanza dell’oro.

Non so come abbia avuto la fortuna di capitare in quel negozio proprio quel giorno, e non so come mai l’ex proprietario di questo CD abbia deciso di disfarsene. Non so nemmeno cosa nel profondo mi ha spinto ad acquistarlo, dato che è una cosa che non faccio mai. So solo che ogni tanto la Norvegia, così, di punto in bianco, tira fuori un coniglio dal cilindro che si distacca nettamente dalla storica tradizione Black del paese: nel 2005 furono i Communic, nel 2006 è toccato agli Ansur.

01 - Earth Erasure (03:19)
02 - Post-Apocalyptic Wastelands (05:07)
03 - Interloper (09:02)
04 - Desert Messiah (08:12)
05 - Sowers Of Discord (07:06)
06 - The Axiom Depicted (11:00)