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giovedì 27 gennaio 2011

Novembre - "Classica"

Century Media, 1999
"Classica" è l'album che ha fatto conoscere i Novembre al grande pubblico internazionale, grazie alla pubblicazione ad opera della Century Media, conosciuta ed importante label straniera. Il complesso romano si è sempre distinto per una buona originalità e per l'assoluta qualità dei propri lavori, permeati da un'ottima capacità di trasporre sentimenti ed emozioni in musica nel modo più genuino e diretto, senza troppi fronzoli, ma mettendoci unicamente passione, unita ad ottime doti compositive e tecniche. "Classica" è un capitolo fondamentale della loro intensa e malinconica discografia: il capitolo più passionale, più rabbioso, più vissuto e coinvolgente.

La loro musica è, come suggerisce il nome, malinconica e autunnale; si nutre di una di matrice doom - death contaminata da melodie a tratti in stile Opeth, dall'attitudine decadente dei primi Katatonia, e nondimeno dalla tradizione popolare italiana, che talvolta emerge come influenza lieve ma significativa per definire la personalità della band (una nota sul booklet spiega che questo album è dedicato a Fabrizio De Andrè). Se il predecessore "Arte Novecento" esplorava atmosfere soffuse, dolci e cantate unicamente in voce pulita, "Classica" si presenta come un lavoro molto più duro e aggressivo; la malinconia non è più contemplativa come nei precedenti lavori, bensì piena di rimorso, pentimento e rabbia impotente, che traspare sia nei testi che nella musica, ad opera di pezzi magistrali come "My Starving Bambina", dominati da chitarre irruente, ritmiche insistenti e una prestazione vocale intensa, tra growl e voce pulita. Il cantato pulito "lamentoso" di Carmelo Orlando è capace di trasformarsi in un growling disperato, riccamente espressivo e mai pigro o banale; le chitarre sono capaci di evoluzioni melodiche spettacolari così come di riff schiacciasassi, che troviamo in brani come "Love Story" (una vera mazzata) o "Onirica East" (brano notturno, disturbante, ricco di soluzioni tecniche mirabili). Ma c'è spazio anche per episodi dalla dolcezza sconvolgente, come "Nostalgiaplatz", malinconica semi - ballad dalle sonorità calde e avvolgenti, a "Foto Blu Infinito", brano strumentale dalle stupende linee melodiche ed impreziosito da un liquido suono di un basso freetless.

Ogni brano è una storia a sè, che si giostra tra improvvise e devastanti accelerazioni, melodie sempre ricercate ed emozionanti, momenti di quiete, il tutto senza mai rientrare in un genere ben definito: la musica dei Novembre è più vicina alla libera espressione artistica ed emotiva che al banale incasellamento in un genere precostituito e pieno di canoni da rispettare. Non saprei trovare un difetto nella musica dei Novembre, e in particolare in questo album: c'è tutto quello che si può desiderare, tecnica, potenza, sentimento, interpretazione, melodia, personalità. Da segnalare la ristampa prodotta nel 2008 dalla Peaceville, che ha migliorato il suono ed aggiunto tre bonus track di cui un inedito, "Colour Of An Eye". Per chi ancora non li conoscesse, è ora di cominciare, poiché lasciar passare inosservato un gruppo simile è davvero un delitto.

01 - Cold Blue Steel (05:23)   
02 - Tales from a Winter to Come (05:37)   
03 - Nostalgiaplatz (04:29)   
04 - My Starving Bambina (04:48)   
05 - Love Story (04:29)   
06 - L'Epoque Noire (March the 7th 12973 A.D.) (04:42)   
07 - Onirica East (06:27)   
08 - Foto Blu Infinito (04:16)   
09 - Winter 1941 (06:35)   
10 - Outro - Spirit of the Forest (Tales... Reprise) (02:57)    

Bonus track nella ristampa 2008:
11 - Colour Of An Eye (5:24)
12 - Tales From A Winter To Come (Demo version) (4:47)
13 - Winter 1941 (Demo version) (2:41)