Pagine utili del blog

domenica 15 maggio 2011

Immortal - "Battles In The North"

Osmose Productions, 1995
Decisamente autocelebrativa la copertina di questo album, che raffigura i due demoni norvegesi in procinto di gelare le nostre anime con un album assolutamente distruttivo, di importanza seminale per lo sviluppo del Black Metal, anche se come album in sè è ben lontano dall'essere perfetto. Quando gli Immortal pubblicarono questo "Battles In The North", nel lontano 1995, avevano già alle spalle due album importantissimi come "Diabolical Fullmoon Mysticism" e "Pure Holocaust", ma è con questo terzo disco che i nostri fanno il botto e si impongono sulla scena black metal, grazie ad un suono più estremo, ancora più capace di evocare atmosfere gelide e invernali come da sempre la band è avvezza a fare.

"Battles In The North" è un disco che, più che musica, contiene i suoni di una vera e propria tempesta di neve furibonda, di quelle che tagliano la pelle e fanno perdere la ragione a chi vi si trovi in mezzo: impossibile non sentire il freddo sulla pelle quando inizia, violentissima, la prima traccia. Non bisogna aspettarsi melodia (perchè praticamente non ce n'è), nè particolari tecnicismi strumentali (il suono è confuso e certamente non privo di scivoloni), nè concessioni all'orecchiabilità: "Battles In The North" è un album assassino, senza pause di riflessione, un susseguirsi di ritmi violenti e martellanti dall'inizio alla fine, uniti ad uno screaming abrasivo e ad un riffing chitarristico al limite della cacofonia, ma dalla timbrica particolarissima, che ha reso famosi gli Immortal. Molti, e nn mi sento di biasimarli, considereranno questo album come una prova decisamente poco interessante: è innegabile che in questo disco ci sia ben poco di musicale. I pezzi sono quasi indistinguibili l'uno dall'altro (a parte l'eccezionale mosca bianca "Blashyrkh", la più lenta del lotto e uno dei pezzi più riusciti della carriera del gruppo), e a chi non è avvezzo al black metal tutto il disco sembrerà un blob catramoso senza senso, uno sfogo di furia cieca senza alcuna direzione. Può anche essere che sia così: io stesso, dopo l'impatto iniziale assolutamente devastante, non riesco quasi mai ad ascoltare più di tre brani di fila. Eppure, questo disco, per quanto imperfetto e cacofonico, rappresenta un intera cultura: la storia del Black metal passa anche da qui, e in questo album tocca uno dei suoi momenti storici più alti. Successivamente gli Immortal affineranno il proprio sound e lo renderanno sempre più fruibile, senza mai però snaturarlo: ma finchè si parla di "Battles In The North", nulla è concesso alla melodia o alla facilità di ascolto.

Una mezz'ora abbondante nella tormenta, nè più nè meno: tocca all'ascoltatore decidere se esserne affascinato oppure disgustato. Vie di mezzo, temo che non ce ne siano.

01 - Battles In The North (4:12)
02 - Grim And Frostbitten Kingdoms (2:47)
03 - Descent Into Eminent Silence (3:09)
04 - Throned By Blackstorms (3:38)
05 - Moonrise Fields Of Sorrow (2:24)
06 - Cursed Realms Of The Winterdemons (4:00)
07 - At The Stormy Gates Of Mist (3:00)
08 - Through The Halls Of Eternity (3:35)
09 - Circling Above In Time Before Time (3:56)
10 - Blashyrkh (4:34)