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lunedì 16 maggio 2011

Subterranean Masquerade - "Suspended Animation Dreams"

The End Records, 2005
Al mondo esistono delle immense ingiustizie, sopratutto in campo musicale. Non è raro, infatti, imbattersi in gruppi molto famosi e spesso scadenti; non è raro, d'altro canto, imbattersi anche in band “di nicchia” che seguendo il proprio stile producono delle gemme di rara bellezza. Questo è il caso di una magnifica band americana che ha saputo coniugare la modernità del metal ad elementi jazz e musica classica. Sono infatti gli statunitensi “Subterranean Masquerade” a partorire, con il loro splendido “Suspended Animation Dreams”, un vero e proprio miracolo underground. Un gioiello che splende e oscura molti dischi di artisti ben più conosciuti e rinomati.

Ma veniamo al disco. Come ho detto in precedenza, il punto forte della band è quello di alternare momenti metal e squisiti arrangiamenti classici e jazzati, tendenza, questa, che risalta a partire dalla seconda traccia “Wolf Among Sheep", magistrale brano in cui i riff di chitarra si completano con degli splendidi archi in un crescendo di sensazioni positive. Se questa è l'atmosfera generale, spesso sostenuta da trovate molto intelligenti ed inusuali, troviamo anche momenti più riflessivi, e inaspettati, come la meravigliosa “Kind Of A Blur”,brano interamente strumentale dove sono i violini a dominare la canzone, fino al cambio finale dove entra un bellissimo ed etereo sassofono che rende l'ascolto un'esperienza estatica. Decisamente da segnalare anche uno dei brani più lunghi del disco, “The Rock'N'Roll Preacher” si erge, infatti, per quasi dieci minuti di durata; fra vortici growl, eteree sezioni di chitarra pulita e un meraviglioso connubio growl-sax nella sezione finale non può non far piacevolmente sorprendere e sorridere. Dico sorridere non a sproposito: le atmosfere che troviamo in questo disco sono infatti calde e sognanti, cosa assai rara per una produzione avant-garde metal, a tal punto che, a conti fatti, di metal mantiene solo una chitarra leggermente distorta e il cantato in growl; il brano che propone gli elementi più pesanti è, infatti, “Six Strings To Cover fear” dove la pesantezza dei suoni è unita a dei particolari effetti di violini che rendono comunque molto fruibile la traccia. Altro pezzo molto ben fatto è Awake, lunga suite di circa quindici minuti, dove subentra una bellissima voce femminile, che accompagna l'ascoltatore in territori jazz, questa volta affidati al flauto, per una sensazione di “Traffichiana” memoria; finita la sezione più jazzata si apre una parte di cantato che traghetterà fino al termine del pezzo l'ascoltatore. Parlando di questo disco va comunque sottolineato che non si tratta di una produzione facilmente ascoltabile, ad un primo ascolto l'album infatti tende a disorientare l'ascoltatore a causa della combinazione di moltissimi elementi, e sopratutto quelli più tipicamente jazz non sono di facile “digeribilità” ad un ascoltatore impostato sul metal; ma queste non sono note di demerito, sono avvertenze. Se c'è qualche critica da muovere al disco, questa dev'essere indirizzata alla prima traccia, che risulta molto al di sotto rispetto alle altre, scoraggiando l'ascolto dell'album e condizionando l'ascoltatore ancora prima dell'inizio. Insomma, al primo brano basta premere il tasto “Skip”.

Non posso quindi non consigliare questo disco agli amanti delle atmosfere eteree e jazzate, il lavoro compiuto per questo disco ha il merito di trasportare in un iperuranio onirico chiunque lo ascolti; per coloro ai quali questo disco risulterà indigesto a causa delle sonorità jazz: peggio per voi, non sapete quello che vi perdete.

01 - Suspended Animation Dreams (2:26)
02 - Wolf Among Sheep [Or Maybe The Other Way Around?] (6:27)
03 - No Place Like Home (8:01)
04 - Kind Of A Blur (3:13)
05 - The Rock'N'Roll Preacher (9:07)
06 - Six Strings To Cover Fear (6:49)
07 - Awake (14:23)
08 - X (4:29)