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mercoledì 8 dicembre 2010

Insomnium - "Above The Weeping World"

Candlelight Records, 2006
Terza release per i finnici Insomnium, formazione dedita ad un death metal melodico piuttosto canonico, certamente non troppo originale ma sempre godibile e suonato con classe indiscutibile. Le influenze dei mostri sacri del genere ci sono tutte: prendendo spunto dagli In Flames ai Dark Tranquillity, le soluzioni ritmico - melodiche - compositive sono sempre quelle e non ci sono particolari innovazioni, se non la pregevole abitudine di inserire ogni tanto delle parti acustiche, nonchè un lieve gusto progressive che ogni tanto varia un pò il songwriting. Si tratta però di un alone di originalità abbastanza vago: il sound risulta, in ultima analisi, piuttosto derivativo e prevedibile. Il che non significa per forza che sia scadente.

"Above The Weeping World" è un album dicotomico, in quanto composto da ottimi pezz che si alternano ad episodi un po' meno interessanti, ed è un peccato perchè i pezzi "buoni" sono davvero molto buoni. La parte migliore del disco si trova in apertura e chiusura:  nell'opener "The Gale" troviamo un'azzeccata e introspettiva melodia di pianoforte, che si trasforma in una potente e roboante cavalcata, davvero toccante nonostante l'estrema semplicità. La seguente "Mortal Share" è forse uno dei pezzi più entusiasmanti e meglio riusciti che io conosca in ambito melodic death metal: un suono di chitarra pienissimo e roboante, melodie ottimamente intrecciate, ritmiche sostenute (si toccano anche degli indiavolati tempi in 7/8, nota di merito!), una voce possente e un turbine di riff che lascia sconvolti ed eccitatissimi per l'energia che riesce a sprigionare. Anche il testo è particolarmente poetico e interessante: parla dell'indifferenza dei cosiddetti Dei verso il mondo reale, mentre l'uomo è condannato a turbinare nell'oscurità senza alcuna guida nè punti di riferimento (i testi sono ispirati in buona parte ai racconti di Edgar Allan Poe). Decisamente un ottimo pezzo sotto tutti i punti di vista: potrebbe addirittura far gridare al miracolo (relativamente parlando).

Purtroppo, il disco non prosegue tutto sugli stessi binari, altrimenti ora starei qui a parlare di capolavoro. La parte centrale cala un pò di tono, poichè i brani, pur essendo tutti piacevoli e ottimamente suonati, non riescono tuttavia a lasciare il segno nell'ascoltatore, scorrendo via un pò anonimi. La situazione però migliora notevolmente con l'avvicinarsi della fine del disco: le ultime tre tracce recuperano vigore, idee ed intensità, risollevando la media anche grazie a numerose parti acustiche e tranquille, nelle quali riposarsi dalle onnipresenti distorsioni. In particolare merita una menzione l'ultimo brano "In The Groves Of Death", il più lungo e più progressive del disco, dotato di un'importante carica emotiva che chiude l'album nel migliore dei modi, andando a ripescare la vena malinconica degli Insomnium, ciò che li caratterizza nei loro momenti migliori. Certamente gli Insomnium non sono il gruppo più originale e ispirato del mondo,  ma sono indubbiamente una buona ed onesta band. "Above The Weeping World" non è certamente un capolavoro, ma  nemmeno un fiasco: è un disco godibile e abbastanza interessante da meritare un'ampia sufficienza, soprattutto per via della fantastica "Mortal Share", che da sola vale l'intero album. I fan del genere potrebbero innamorarsi perdutamente degli Insomnium, ma chi non ha mai apprezzato troppo In Flames e Dark Tranquillity difficilmente ne rimarrà impressionato. Ma un ascolto lo meritano di sicuro.

01 - The Gale (2:41)
02 - Mortal Share (4:00)
03 - Drawn To Black (6:00)
04 - Change Of Heart (4:30)
05 - At The Gates Of Sleep (7:05)
06 - The Killjoy (5:22)
07 - Last Statement (7:32)
08 - Devoid Of Caring (5:40)
09 - In The Groves Of Death (10:07)