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mercoledì 9 marzo 2011

Esoteric - "Epistemological Despondency"

Aesthetic Death, 1994
Solitamente quando si parla delle radici del Funeral Doom Metal si è soliti citare i due colossi Thergothon e Skepticism, e qualche volta i Funeral. Eppure ci sono altre due band che hanno dato i natali al genere: i finlandesi Unholy e gli inglesi Esoteric, band quest’ultima che contribuì proprio col presente disco(ne) Epistemological Despondency. Chissà perché nessuno li cita mai...così ho deciso di farlo io.

In realtà questa non è esattamente la prima release della band, dato che un anno prima era stata la volta di Esoteric Emotions - The Death Of Ignorance, una demo introvabile uscita originariamente in formato cassetta. Di solito le demo sono solo demo...questa però durava 82 minuti. In ogni caso sta di fatto che il primo album vero è Epistemological Despondency, un macigno di quasi un’ora e mezza diviso in due CD da tre quarti d’ora circa l’uno. La proposta musicale dell’allora sestetto di Birmingham è qualcosa di completamente nuovo e spiazzante: per dirla con poche parole si tratta di una specie di Death Metal ultralento con inserti noise, melodie ricercatissime che spaziano dall’introspezione soffocante al rock anni ‘70, e sporadiche improvvise accelerazioni. Senza perdersi in inutili dettagli, il primo disco presenta due brani lentissimi di venti minuti a testa che rappresentano al meglio le sfaccettature noise e le melodie ricercate di cui sopra - fenomenale quella di Bereft! -, inframezzati però dall’improvvisa furiosa Only Hate, un brano Death dal retrogusto, uhm...come dire...esotico? Difficile a dirsi. Il secondo disco si schiude con venti minuti - divisi in due tracce - tutti all’insegna del rock anni ’70, di cui è doveroso segnalare lo splendido assolo di chitarra di Lamented Despondency - probabilmente la traccia migliore dell’intero platter insieme a Bereft. Il tempo restante è inghiottito interamente dall’ultimo brano, Awaiting My Death, che ricalca invece lo stile del primo disco. Nonostante tutte queste influenze abbiamo di fronte un’ora e mezza di Funeral Doom Metal - a meno che non siate di quelli che esigono la presenza dell’organo... - personalissimo e ben orchestrato, che invece che cercare di fondere insieme in modo perpetuo mille correnti musicali diverse lascia saggiamente ad ognuna il proprio momento per emergere. Nessun compromesso quindi! E che gli Esoteric non scendano a compromessi, preferendo suonare qualcosa di personale in cui davvero credono, lo si capisce anche da quanto si legge nel booklet dell’album: accanto alla consueta sezione dedicata ai ringraziamenti -una riga scarna, una volta tanto! - ce n’è una molto più lunga e più interessante dedicata agli insulti, chiamata “Fuck off and die”; sarebbe bello riportarla per intero, ma basti citare quanto segue: “All bands who are ‘out tu put what the people like’. All the sad cunts who have turned underground music into pop-music full of clichés”. Per la cronaca, non si tratta della solita band incoerente che fa proclami e dopo qualche anno si vende a sua volta; gli Esoteric sono ancora oggi, dopo 17 anni, una band esclusivamente underground che continua a suonare ciò che ama suonare. Possiamo dire che suonano per sé stessi? Non lo so, ma se così fosse sarebbero da stimare a prescindere.

Non resta quindi che ringraziare gli Esoteric per aver avuto la coerenza e il buon gusto di suonare e produrre ciò che avevano voglia di suonare e produrre, e averci così regalato questo maestoso capolavoro che rimane nella storia come una delle colonne portanti del Funeral Doom Metal - anche se non tutti gli appassionati se ne ricordano.

Disco 1
01 - Bereft (20:24)
02 - Only Hate (Baresark) (02:41)
03 - The Noise of Depression (18:59)
Disco 2
01 - Lamented Despondency (12:37)
02 - Eradification (Of Thorns) (07:19)
03 - Awaiting My Death (26:07)