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venerdì 26 novembre 2010

Fading Waves & Starchitect (Split Album)

Slow Burn Records, 2010
Debutto discografico sia per le due band Fading Waves e Starchitect sia per la casa discografica Slow Burn Records, nuovo interessante arrivo dalla Russia. Questo split album, insolitamente lungo per questa tipologia di uscita discografica, vede riunite due band che inaugurano la linea tenuta dalla label, ossia il cosiddetto post - metal, etichetta che a dire il vero non significa molto ma che tutti ormai più o meno sanno cosa sia. Per chi non lo sapesse, si tratta di sonorità sperimentali applicate al metal, con l'uso di atmosfere spesso oniriche e psichedeliche, lunghi "fiumi" strumentali apparentemente infiniti, ampio uso di dissonanze ed effetti. Un mix molto interessante, iniziato da band del calibro di Neurosis, Isis e Cult Of Luna, mostri sacri del genere che non tardano a fare capolino come influenze tra le note delle due band. Cominciamo subito con i Fading Waves: in realtà si tratta di una one man band, proveniente anch'essa dalla Russia. L'EP che qui propongono (le prime sette tracce) cattura subito l'attenzione con un sound pulito, dominato in eguale parte da tutti gli strumenti (in particolare da un basso onnipresente e molto protagonista), che progredisce in lunghissime sezioni strumentali di buon gusto e che solo raramente lascia spazio ad una voce, dal volume talmente basso da renderla quasi indistinguibile in mezzo agli strumenti. Non so se sia una scelta voluta o un errore di mixaggio, ma a mio parere la voce qui è anche inutile: per immergersi nell'universo sonoro dei Fading Waves sarebbero sufficienti solo gli strumenti, che tessono trame ricercate e sempre in evoluzione. Dunque, ottima scelta, se scelta è stata. A parte l'intro e l'outro, più la breve strumentale "Forever Closed", i brani sono tutti molto omogenei tra loro, ogni tanto impreziositi da qualche riuscitissima soluzione melodica che rompe il muro di pesantezza creato dai muri di chitarre (ad esempio la seconda parte di "Lights On Water). Episodio migliore a mio parere è la superba "Flows", meravigliosamente potente ed espressiva, dolce e ruvida nello stesso tempo. Per quanto riguarda i Fading Waves, direi che sono assolutamente promossi: il loro sound non sarà il più originale del mondo, ma è ben suonato e riesce a tenere incollati alle casse dello stereo per mezz'ora, e ciò è già un pregio non indifferente.

Passiamo agli ucraini Starchitect, che sono solo in due. Quando arriviamo all'ottava traccia capiamo subito che il sound è cambiato: maggiore aggressività, una voce finalmente in primo piano, lamentosa e rauca.  Le influenze dei grandi nomi del post - metal qui sono ancora più marcate (in certi momenti sembra proprio di sentire suonare i Cult Of Luna in persona). Soluzioni ritmiche più esasperate, una certa attitudine hardcore che però, a differenza del primo gruppo, non riesce a colpire particolarmente, rivelando un sound un pò immaturo. Ciò non toglie che ci siano dei buoni momenti, come "No It", il brano più lungo e atmosferico anche se in fondo è il più derivativo, e "Beauty Of Sin", che pur acerba riesce perlomeno a risultare aggressiva e potente, specialmente nella parte finale. Il gruppo ha alcune soluzioni interessanti, ma deve ancora lavorare parecchio ed eliminare certe imperfezioni e ingenuità che lo penalizzano. Ad esempio, è piuttosto irritante la voce femminile all'inizio di Triumph (The Right Way): sembra di sentire i Pink Floyd di "The Great Gig In The Sky", ma in una versione assolutamente non paragonabile all'originale. Anche la voce principale a volte mostra delle debacle, scadendo nel banale. Non all'altezza di chi li precede in questo disco, ma non del tutto da buttare via. Di certo, però, consiglierei di procurarsi questo album principalmente per ascoltare l'ottimo lavoro dei Fading Waves, gruppo davvero promettente che si spera potrà entrare presto a far parte dei grandi del cosiddetto post - metal. 

Fading Waves
01 - Rush Hour (1:28)
02 - Megapolis Depression (5:12)
03 - Lights On Water (7:01)
04 - Forever Closed (1:22)
05 - No Way Home (7:43)
06 - Flows (6:03)
07 - Waiting For End (2:08)

Starchitect
08 - Beauty Of Sin (5:39)
09 - No It (8:05)
10 - Home (1:41)
11 - Triumph (The Right Way) (4:07)
12 - Things, Happenings, People, Sadness (5:41)