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lunedì 22 novembre 2010

Ikuinen Kaamos - "Closure"

Autodistribuito gratis in Rete, 2008
"Closure" (originariamente chiamato "Epilogue") sarebbe dovuto diventare il secondo album dei finlandesi Ikuinen Kaamos, ma per via di alcune infauste incomprensioni con la casa discografica, la band si è praticamente vista annullare la pubblicazione del disco. Mancanza di soldi, la motivazione ufficiale. Con un atto di grande altruismo e gentilezza, la band ha deciso di prendere le prime tre tracce (delle sei originarie) e farne un EP liberamente scaricabile da Internet. Quante band lo hanno fatto? Non molte. A bruciapelo mi vengono in mente gli Esoteric, che hanno deciso di rilasciare quasi tutta la loro discografia in formato Mp3 sul loro sito, suscitando l'ammirazione e la gioia di tutti i fan. Ma per ora non sono a conoscenza di altri casi simili (ovviamente escludendo gli esordienti totali che non hanno ancora pubblicato il loro primo album).

Considerando la grande qualità di questi 27 minuti di musica, la scelta di diffonderlo gratuitamente appare ancora più coraggiosa: "Closure" è infatti un degnissimo seguito dell'ispirato e sofferto debutto "The Forlorn", e ne prosegue le coordinate introducendo però alcuni elementi nuovi: per la prima volta nella storia della band fa capolino la voce in clean, usata in modo anche massiccio, la produzione migliora e le composizioni si distaccano sempre più dalla matrice black metal che contaminava pesantemente il loro album di debutto, avvicinandosi maggiormente al death metal progressivo di stampo Opeth. Anche qui gli echi di Akerfeldt e compagni sono molto forti, non si può negare che gli Ikuinen Kaamos abbiano preso molta ispirazione dagli Opeth. Come ho già detto per "The Forlorn", tuttavia, il gruppo non manca di personalità e di idee validissime, che bastano per promuoverlo a pieni voti. Solo tre tracce per questo piccolo gioiello che non ha visto la luce nel modo che avrebbe dovuto. L'opener "Closure" sorprende subito per il cantato pulito, alternato al growl che alterna tra profondo e lancinante. La struttura del brano è piuttosto ripetitiva se rapportata alla durata di nove minuti, ma la tecnica è come sempre sopraffina, le melodie interessanti e gli assoli e fraseggi di chitarra superlativi. Ottimo il finale dissonante e insistente, che per certi versi mi ha ricordato la bellissima parte conclusiva di "April Ethereal" degli Opeth. La seguente "Your Gallows" è un pezzo più tecnico ed elaborato, ricchissimo di riff di chitarra e tecnicismi ritmici, mentre è con la conclusiva "The Absence" che il disco raggiunge il suo culmine: un epico viaggio di oltre dodici minuti nella malinconia più spinta, interpretato magistralmente da un cantante ora capace di passare dalla dolcezza del clean allo screaming più rabbioso. La progressione è un crescendo di emozioni, partendo dagli arpeggi ascendenti dell'introduzione, continuando con un breve break acustico dalla tristezza disarmante, che poi riesplode in una cavalcata chitarristica da togliere il fiato. Un magistrale assolo di chitarra finale chiude con un'odissea di terzine un album breve ma intenso, che solo per una serie di sfortunate coincidenze non ha ricevuto gli onori e la promozione che avrebbe meritato. Onore agli Ikuinen Kaamos, che oltre ad aver prodotto un dischetto di altissima qualità, hanno pure deciso di rilasciarlo gratis. Complimenti vivissimi a questa talentuosa e onesta band.

NOTA. Un aggiornamento è doveroso: sul sito www.last.fm è ora possibile trovare anche "The Art Of Letting Go", una delle tre tracce escluse dalla pubblicazione di questo EP. Mi sento di dire, senza timore di smentita, che è forse il miglior pezzo mai scritto dagli Ikuinen Kaamos: un riff iniziale in 10/4, così nervoso e violento da far incattivire, un proseguimento ricco di assoli, linee melodiche malinconiche e sprazzi di rabbia, un emozionante break cantato da una voce femminile profonda e tonante, un finale parossistico che ci lascia storditi e ammaliati da tanta potenza. Rimane da spiegare come mai non sia stato reso disponibile prima, così come non sono stati resi disponibili "For I Fell" (un altro ottimo pezzo che sono riuscito a reperire con fatica) e la versione originale di "Statues", poi ripubblicata sul seguente "Fall Of Icons" e del tutto introvabile nella sua versione originale. Ma non facciamoci troppe domande: in qualche modo abbiamo recuperato l'80% di questo splendido album, per non dire quasi il 100%, e questo non può essere interpretato altrimenti che un regalo dal cielo, vista l'eccelsa qualità della musica in questione.

01 - Closure (8:58)
02 - Your Gallows (6:20)
03 - The Absence (12:30)